Giornalista e diplomatico italiano.
Iniziò l'attività giornalistica collaborando al "Nuovo
Giornale" di Firenze e alla "Tribuna" di Roma; trasferitosi a
New York, vi diresse il "Cittadino". Nel 1915, dopo essere tornato
in Italia, prese parte come volontario alla prima guerra mondiale; fu redattore
presso il "Corriere della Sera" dal 1919 al 1925, quando fu
costretto a emigrare per la sua opposizione al Fascismo. Tra i fondatori del
gruppo di Giustizia e Libertà, nel 1937 se ne staccò e nel 1940
emigrò negli Stati Uniti, dove ebbe l'incarico di segretario generale
della Mazzini Society. Di nuovo in Italia nel 1943, aderì al Partito
d'Azione e nel 1944 fu scelto come ministro dei Lavori pubblici. Dal 1945 al
1955 fu ambasciatore negli Stati Uniti (Roma 1885-1964).